Annotazioni in
merito al Decreto legislativo previsto dalla Legge 107, comma 180, con
specifico riferimento al comma 181 g) “promozione
e diffusione della cultura umanistica, valorizzazione del patrimonio e della
produzione culturali, musicali, teatrali, coreutici e cinematografici e
sostegno della creatività connessa alla sfera estetica”.
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Il Forum nazionale per l’educazione musicale (di seguito Forum) è composto
da 25 organismi che raccolgono un’utenza di oltre 150 mila tra docenti del
mondo della Scuola, dell’Afam e dell’Università e operatori delle Associazioni
e Federazioni del terzo Settore in ambito musicale (bande, cori, scuole di
musica, associazioni disciplinari: http://forumasmus.blogspot.it/p/chi-siamo.html).
Considerato che la delega prevista al comma 181, lettera g della Legge 107 “La buona scuola”
è finalizzata «al riordino, alla
semplificazione e alla codificazione delle disposizioni legislative in materia
di istruzione» (comma 180), e che tra i principi e i criteri direttivi
indicati sono previsti, alla lettera g), «promozione
e diffusione della cultura umanistica, valorizzazione del patrimonio e delle
produzioni culturali, musicali, teatrali, coreutici e cinematografici e sostegno
della creatività connessa alla sfera estetica», il Forum ritiene
fondamentale il ruolo svolto dalle associazioni del terzo settore nella
realizzazione di una formazione musicale integrata, capace di valorizzare le
esperienze e le risorse già presenti nelle scuole e nel territorio.
Pur ritenendo che in questa sede
non si debba entrare nel merito del ruolo e dell’importanza della cosiddetta
“cultura umanistica”, pensiamo che si debba comunque essere consapevoli della
complementarietà del sapere umanistico e del sapere scientifico. Proprio grazie
al fare e al pensare artistico, infatti, è possibile superare un approccio che
rischia, in particolare in ambito formativo, di produrre un dualismo a danno
dei benefici che entrambi i saperi possono reciprocamente trarre (si pensi solo
all’importanza strategica della creatività nella ricerca scientifica, e
viceversa).
In ogni caso proprio in vista
della finalità dichiarata del riordino, della semplificazione e della
codificazione delle disposizioni legislative in materia d’istruzione, è
necessario tener presente che in relazione alla valutazione dei “saperi
artistici” e alla “creatività”, la quantità e il valore commerciale dei
“prodotti” non può essere assunto come elemento qualificante unico o primario.
Infine, se i curricoli formativi
di ogni ordine e grado di scuola devono tendere anche a promuovere la
«valorizzazione del patrimonio e delle produzioni culturali, musicali,
teatrali, coreutici e cinematografici» e a sostenere la «creatività connessa
alla sfera estetica» occorre far sì che le disposizioni legislative non solo
affermino principi e valori, ma stabiliscano procedure, tempi, organismi
deliberativi e supporti finanziari adeguati.
Qualora la delega stabilisca la
costituzione di organismi di coordinamento per le azioni previste, il Forum
chiede di poter esserne parte attiva.
Ecco quindi a seguire alcune
indicazioni sul “che fare”, in relazione ai vari punti indicati nel comma 181
punto g). Per comodità di lettura a ciascuna proposta sarà anteposto, in corsivo,
quanto il testo di legge indica ai fini della delega.
Proposte del Forum Nazionale per l’Educazione Musicale relative alla delega in
materia di “cultura umanistica” (ex legge 107/2015, comma 181, lett. g)
1) l'accesso, nelle sue varie espressioni amatoriali e professionali,
alla formazione artistica, consistente nell'acquisizione di conoscenze e nel
contestuale esercizio di pratiche connesse alle forme artistiche, musicali,
coreutiche e teatrali, mediante:
1.1) il potenziamento della formazione nel settore
delle arti nel curricolo delle scuole di ogni ordine e grado, compresa la prima
infanzia, nonché la realizzazione di un sistema formativo della professionalità
degli educatori e dei docenti in possesso di specifiche abilitazioni e di
specifiche competenze artistico-musicali e didattico-metodologiche;
Perché possa
essere garantito l’accesso alla formazione artistica e, nello specifico, alla
formazione musicale agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado occorre
che nella delega siano presenti le seguenti indicazioni:
a) tutti gli
Istituti Secondari superiori devono esplicitare nel PTOF l’impegno a promuovere
la cultura e la pratica musicale inserendo, nell’orario curricolare, per non meno di 33 ore l’anno, attività funzionali alla acquisizione di conoscenze
e competenze relative all’ascolto, alla coralità, alla pratica strumentale,
anche in prospettiva interdisciplinare. Per tali attività devono essere
previsti docenti abilitati nella classe di concorso “A-29 Musica negli istituti
di istruzione secondaria di II grado” (per la formazione dei quali si seguirà
quanto stabilito dalla legge delega in materia di formazione iniziale dei
docenti: cfr. L. 107, comma 181, lett.b);
b) nelle
Scuole secondarie di I grado, oltre a mantenere le attuali ore curricolari di
“Musica”, occorre prevedere specifici finanziamenti per l’attivazione di laboratori che favoriscano
l’interazione tra le forme artistiche, musicali, coreutiche e teatrali; vanno
inoltre potenziati gli strumenti atti a consentire possibili momenti di compresenza mirata a
progetti di ricerca-azione e volti all’innovazione metodologica anche con
ricorso all’uso di tecnologie digitali;
c) per quanto
riguarda le Scuole primarie, gli Istituti devono esplicitare nel PTOF l’impegno
a promuovere la cultura e la pratica musicale inserendo, nell’orario curricolare, per non meno di 33 ore l’anno, attività funzionali alla acquisizione di conoscenze
e competenze relative alla produzione e alla fruizione musicale, anche in
prospettiva interdisciplinare. A tal fine si deve istituire la figura specialistica del docente di
musica per la scuola primaria, definendo standard formativi in campo
didattico-musicale che qualifichino tale figura, in modo da poter certificare e
validare le competenze possedute dai docenti già in servizio, e prevedendo
specifici corsi di specializzazione post laurea per i futuri docenti e i
neoassunti. In assenza della suddetta figura, le attività dovranno essere
garantite da appositi accordi di rete tra Scuole, Istituzioni musicali e organismi
del terzo settore.
d) nelle
Scuole dell’infanzia occorre istituire la figura dell’atelierista musicale per la scuola dell’infanzia e per la fascia
0-6, in relazione anche a quanto verrà definito con la delega di cui alla Legge
107, comma 181 lettera e), definendo nel contempo gli standard formativi che
qualifichino tale figura. L’atelierista musicale non dovrà in alcun modo
caratterizzarsi quale “specialista disciplinare”, bensì quale animatore esperto
di un campo esperienziale necessariamente intersecato e integrato globalmente
con i “100 linguaggi” dei bambini e delle bambine; ossia con i diversi modi di
esperire conoscenze e abilità proprio delle prime fasi dello sviluppo
infantile.
1.2) l'attivazione, da parte di scuole o
reti di scuole di ogni ordine e grado, di accordi e collaborazioni anche con
soggetti terzi, accreditati dal Ministero dell'istruzione, dell'università e
della ricerca e dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
ovvero dalle regioni o dalle province autonome di Trento e di Bolzano anche
mediante accordi quadro tra le istituzioni interessate;
Il Forum,
sulla base delle positive esperienze condotte da molti anni sia in ambito
curricolare che extracurricolare da parte delle associazioni del terzo settore,
sottolinea l’importanza degli accordi e
delle collaborazioni con le scuole. Vanno pertanto sostenute e potenziate,
con adeguati e specifici finanziamenti,
iniziative e progetti finalizzati sia all’arricchimento dell’offerta formativa,
sia all’aggiornamento e alla formazione del personale docente.
A tal fine si
ritiene essenziale che, nella delega, siano specificati e definiti i requisiti minimi di qualità che le
associazioni, le scuole di musica e i centri di formazione artistica devono
possedere per il loro accreditamento.
1.3) il potenziamento e il coordinamento
dell'offerta formativa extrascolastica e integrata negli ambiti artistico,
musicale, coreutico e teatrale anche in funzione dell'educazione permanente;
Il Forum, per
quanto riguarda le attività formative in ambito musicale, evidenzia i seguenti
aspetti:
a) in vista di
specifici finanziamenti mirati al potenziamento e al coordinamento dell’offerta
formativa, le Regioni (sulla base degli standard qualitativi stabiliti dalla
legge di cui al punto precedente) dovrebbero predisporre specifici albi funzionali all’accreditamento di associazioni, enti,
scuole di musica che rispondano a determinate condizioni di qualità, sia sul
piano organizzativo, sia per quanto riguarda i curricoli formativi;
b) siano previste
specifiche deduzioni fiscali stabili
nel tempo per chi frequenta corsi di formazione musicale, in analogia alle
deduzioni previste dalla normativa vigente per le attività sportive.
2) il riequilibrio territoriale e il potenziamento delle scuole secondarie
di primo grado a indirizzo musicale nonché l'aggiornamento dell'offerta
formativa anche ad altri settori artistici nella scuola secondaria di primo
grado e l'avvio di poli, nel primo ciclo di istruzione, a orientamento
artistico e performativo;
Il Forum, anche in relazione a quanto già indicato al punto 1.1,
ritiene che:
a) si debba
attivare un corso a indirizzo musicale (ex legge 3 maggio 1999 n. 124)
mediamente almeno ogni due Istituti
Comprensivi o Direzioni Didattiche in ciascun Ambito territoriale differenziando
la tipologia degli strumenti musicali in modo da favorire una maggiore
possibilità di formazioni orchestrali, tenendo conto delle Istituzioni musicali
presenti sul territorio e in collaborazione con le stesse. A tal fine si auspica l’integrazione del DM
201/1999 (programmi di strumento nelle SMIM) con l’inserimento del possibile
studio di strumenti musicali non ancora previsti dall’ordinamento vigente;
b) prevedere,
per l’avvio dei “poli a orientamento artistico e performativo”, la costituzione
di uno specifico team di docenti (di
tutte le discipline) appositamente formati in campo artistico e musicale e
comunque sensibili a livello interdisciplinare al ruolo svolto dalla creatività
e dalla dimensione estetica nello sviluppo di competenze in ogni campo del
sapere.
3) la presenza e il rafforzamento delle arti nell'offerta formativa
delle scuole secondarie di secondo grado;
Oltre a quanto già indicato al
punto 1.1 a) in relazione alla presenza di “Musica” nell’orario curricolare, il
Forum ritiene che nella legge delega
debbano essere contenute specifiche disposizioni per:
a) promuovere
e sostenere con adeguati finanziamenti la costituzione di gruppi corali e strumentali nell’ambito di reti di scuole e in
collaborazione con le associazioni del terzo settore;
b) individuare
appositi finanziamenti per la realizzazione di interventi a carattere
logistico-architettonico volti alla realizzazione di specifici luoghi e spazi;
c) nell’ambito
e nel rispetto dell’autonomia scolastica (anche mediante l’eventuale
parametrazione nell’assegnazione dei fondi per il funzionamento del PTOF),
incentivare le scuole a stipulare protocolli d’intesa finalizzati al
riconoscimento e all’attribuzione di crediti
formativi agli studenti che frequentano, anche in ambito extrascolastico,
attività formative di tipo artistico-musicale presso soggetti accreditati.
4) il potenziamento dei licei musicali, coreutici e artistici
promuovendo progettualità e scambi con gli altri Paesi europei;
Riguardo al punto 4 occorre fissare
tempi certi e finanziamenti specifici per l’attivazione dei licei musicali in
misura di almeno uno per provincia. Vanno
inoltre promosse e sostenute iniziative mirate alla collaborazione con
conservatori di musica, università e altri enti e associazioni musicali del
territorio accreditati, anche nella prospettiva dell’alternanza scuola/lavoro.
Vanno infine finanziati progetti di scambio con le istituzioni europee,
investendo nel lavoro congiunto MIBACT /MIUR.
5) l'armonizzazione dei percorsi formativi di tutta la filiera del
settore artistico-musicale, con particolare attenzione al percorso
pre-accademico dei giovani talenti musicali, anche ai fini dell'accesso
all'alta formazione artistica, musicale e coreutica e all'università;
Per quanto riguarda le sezioni
dei licei musicali si ritiene essenziale che siano riarticolati i percorsi
formativi in almeno quattro indirizzi
(o curvature): interpretativo, compositivo, tecnologico, musicologico.
Senza un’azione di orientamento professionalizzante abbastanza precoce risulta infatti
impossibile porre a sistema (nell’intera filiera) il sostegno, in modo
diversificato, delle vocazioni di talenti nel settore artistico. Nella
prospettiva del superamento dell’avvio sperimentale dei Licei musicali e
coreutici, l’attivazione dei suddetti quattro indirizzi (non “sezioni”)
dovrebbe essere garantita in almeno ogni istituto per ogni provincia mediante
la predisposizione di appositi piani di
studio, sulla base di specifiche indicazioni nazionali, modulando la quota oraria del 20% prevista
dalla legge sull’autonomia.
6) l'incentivazione delle sinergie tra i linguaggi artistici e le nuove
tecnologie valorizzando le esperienze di ricerca e innovazione;
7) il supporto degli scambi e delle collaborazioni artistico-musicali
tra le diverse istituzioni formative sia italiane che straniere, finalizzati
anche alla valorizzazione di giovani talenti;
8) la sinergia e l'unitarietà degli obiettivi nell'attività dei
soggetti preposti alla promozione della cultura italiana all'estero;
Per quanto concerne la ricerca e
l’innovazione, gli scambi e le collaborazioni, la promozione della cultura
italiana all’estero di cui ai punti 6, 7 e 8, il Forum ritiene che si debba dar
credito alla capacità organizzativa e progettuale delle Istituzioni formative,
sia pubbliche che del terzo settore, sostenendo la loro autonomia con
finanziamenti mirati e con sistemi di valutazione dell’efficienza e
dell’efficacia delle azioni messe in campo.