lunedì 21 marzo 2016

Delega ex legge 107 per la cultura umanistica



Annotazioni in merito al Decreto legislativo previsto dalla Legge 107, comma 180, con specifico riferimento al comma 181 g) “promozione e diffusione della cultura umanistica, valorizzazione del patrimonio e della produzione culturali, musicali, teatrali, coreutici e cinematografici e sostegno della creatività connessa alla sfera estetica”.


Il Forum nazionale per l’educazione musicale (di seguito Forum) è composto da 25 organismi che raccolgono un’utenza di oltre 150 mila tra docenti del mondo della Scuola, dell’Afam e dell’Università e operatori delle Associazioni e Federazioni del terzo Settore in ambito musicale (bande, cori, scuole di musica, associazioni disciplinari: http://forumasmus.blogspot.it/p/chi-siamo.html).
Considerato che la delega prevista al comma 181, lettera g della Legge 107 “La buona scuola” è finalizzata «al riordino, alla semplificazione e alla codificazione delle disposizioni legislative in materia di istruzione» (comma 180), e che tra i principi e i criteri direttivi indicati sono previsti, alla lettera g), «promozione e diffusione della cultura umanistica, valorizzazione del patrimonio e delle produzioni culturali, musicali, teatrali, coreutici e cinematografici e sostegno della creatività connessa alla sfera estetica», il Forum ritiene fondamentale il ruolo svolto dalle associazioni del terzo settore nella realizzazione di una formazione musicale integrata, capace di valorizzare le esperienze e le risorse già presenti nelle scuole e nel territorio.
Pur ritenendo che in questa sede non si debba entrare nel merito del ruolo e dell’importanza della cosiddetta “cultura umanistica”, pensiamo che si debba comunque essere consapevoli della complementarietà del sapere umanistico e del sapere scientifico. Proprio grazie al fare e al pensare artistico, infatti, è possibile superare un approccio che rischia, in particolare in ambito formativo, di produrre un dualismo a danno dei benefici che entrambi i saperi possono reciprocamente trarre (si pensi solo all’importanza strategica della creatività nella ricerca scientifica, e viceversa).
In ogni caso proprio in vista della finalità dichiarata del riordino, della semplificazione e della codificazione delle disposizioni legislative in materia d’istruzione, è necessario tener presente che in relazione alla valutazione dei “saperi artistici” e alla “creatività”, la quantità e il valore commerciale dei “prodotti” non può essere assunto come elemento qualificante unico o primario.
Infine, se i curricoli formativi di ogni ordine e grado di scuola devono tendere anche a promuovere la «valorizzazione del patrimonio e delle produzioni culturali, musicali, teatrali, coreutici e cinematografici» e a sostenere la «creatività connessa alla sfera estetica» occorre far sì che le disposizioni legislative non solo affermino principi e valori, ma stabiliscano procedure, tempi, organismi deliberativi e supporti finanziari adeguati.
Qualora la delega stabilisca la costituzione di organismi di coordinamento per le azioni previste, il Forum chiede di poter esserne parte attiva.

Ecco quindi a seguire alcune indicazioni sul “che fare”, in relazione ai vari punti indicati nel comma 181 punto g). Per comodità di lettura a ciascuna proposta sarà anteposto, in corsivo, quanto il testo di legge indica ai fini della delega.


Proposte del Forum Nazionale per l’Educazione Musicale relative alla delega in materia di “cultura umanistica” (ex legge 107/2015, comma 181, lett. g)


1) l'accesso, nelle sue varie espressioni amatoriali e professionali, alla formazione artistica, consistente nell'acquisizione di conoscenze e nel contestuale esercizio di pratiche connesse alle forme artistiche, musicali, coreutiche e teatrali, mediante:

1.1) il potenziamento della formazione nel settore delle arti nel curricolo delle scuole di ogni ordine e grado, compresa la prima infanzia, nonché la realizzazione di un sistema formativo della professionalità degli educatori e dei docenti in possesso di specifiche abilitazioni e di specifiche competenze artistico-musicali e didattico-metodologiche;

Perché possa essere garantito l’accesso alla formazione artistica e, nello specifico, alla formazione musicale agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado occorre che nella delega siano presenti le seguenti indicazioni:

a) tutti gli Istituti Secondari superiori devono esplicitare nel PTOF l’impegno a promuovere la cultura e la pratica musicale inserendo, nell’orario curricolare, per non meno di 33 ore l’anno, attività funzionali alla acquisizione di conoscenze e competenze relative all’ascolto, alla coralità, alla pratica strumentale, anche in prospettiva interdisciplinare. Per tali attività devono essere previsti docenti abilitati nella classe di concorso “A-29 Musica negli istituti di istruzione secondaria di II grado” (per la formazione dei quali si seguirà quanto stabilito dalla legge delega in materia di formazione iniziale dei docenti: cfr. L. 107, comma 181, lett.b);

b) nelle Scuole secondarie di I grado, oltre a mantenere le attuali ore curricolari di “Musica”, occorre prevedere specifici finanziamenti per l’attivazione di laboratori che favoriscano l’interazione tra le forme artistiche, musicali, coreutiche e teatrali; vanno inoltre potenziati gli strumenti atti a consentire possibili momenti di compresenza mirata a progetti di ricerca-azione e volti all’innovazione metodologica anche con ricorso all’uso di tecnologie digitali;

c) per quanto riguarda le Scuole primarie, gli Istituti devono esplicitare nel PTOF l’impegno a promuovere la cultura e la pratica musicale inserendo, nell’orario curricolare, per non meno di 33 ore l’anno, attività funzionali alla acquisizione di conoscenze e competenze relative alla produzione e alla fruizione musicale, anche in prospettiva interdisciplinare. A tal fine si deve istituire la figura specialistica del docente di musica per la scuola primaria, definendo standard formativi in campo didattico-musicale che qualifichino tale figura, in modo da poter certificare e validare le competenze possedute dai docenti già in servizio, e prevedendo specifici corsi di specializzazione post laurea per i futuri docenti e i neoassunti. In assenza della suddetta figura, le attività dovranno essere garantite da appositi accordi di rete tra Scuole, Istituzioni musicali e organismi del terzo settore.



d) nelle Scuole dell’infanzia occorre istituire la figura dell’atelierista musicale per la scuola dell’infanzia e per la fascia 0-6, in relazione anche a quanto verrà definito con la delega di cui alla Legge 107, comma 181 lettera e), definendo nel contempo gli standard formativi che qualifichino tale figura. L’atelierista musicale non dovrà in alcun modo caratterizzarsi quale “specialista disciplinare”, bensì quale animatore esperto di un campo esperienziale necessariamente intersecato e integrato globalmente con i “100 linguaggi” dei bambini e delle bambine; ossia con i diversi modi di esperire conoscenze e abilità proprio delle prime fasi dello sviluppo infantile.

1.2) l'attivazione, da parte di scuole o reti di scuole di ogni ordine e grado, di accordi e collaborazioni anche con soggetti terzi, accreditati dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ovvero dalle regioni o dalle province autonome di Trento e di Bolzano anche mediante accordi quadro tra le istituzioni interessate;

Il Forum, sulla base delle positive esperienze condotte da molti anni sia in ambito curricolare che extracurricolare da parte delle associazioni del terzo settore, sottolinea l’importanza degli accordi e delle collaborazioni con le scuole. Vanno pertanto sostenute e potenziate, con adeguati e specifici finanziamenti, iniziative e progetti finalizzati sia all’arricchimento dell’offerta formativa, sia all’aggiornamento e alla formazione del personale docente.
A tal fine si ritiene essenziale che, nella delega, siano specificati e definiti i requisiti minimi di qualità che le associazioni, le scuole di musica e i centri di formazione artistica devono possedere per il loro accreditamento.

1.3) il potenziamento e il coordinamento dell'offerta formativa extrascolastica e integrata negli ambiti artistico, musicale, coreutico e teatrale anche in funzione dell'educazione permanente;

Il Forum, per quanto riguarda le attività formative in ambito musicale, evidenzia i seguenti aspetti:
a) in vista di specifici finanziamenti mirati al potenziamento e al coordinamento dell’offerta formativa, le Regioni (sulla base degli standard qualitativi stabiliti dalla legge di cui al punto precedente) dovrebbero predisporre specifici albi funzionali all’accreditamento di associazioni, enti, scuole di musica che rispondano a determinate condizioni di qualità, sia sul piano organizzativo, sia per quanto riguarda i curricoli formativi;
b) siano previste specifiche deduzioni fiscali stabili nel tempo per chi frequenta corsi di formazione musicale, in analogia alle deduzioni previste dalla normativa vigente per le attività sportive.



2) il riequilibrio territoriale e il potenziamento delle scuole secondarie di primo grado a indirizzo musicale nonché l'aggiornamento dell'offerta formativa anche ad altri settori artistici nella scuola secondaria di primo grado e l'avvio di poli, nel primo ciclo di istruzione, a orientamento artistico e performativo;

Il Forum, anche in relazione a quanto già indicato al punto 1.1, ritiene che:
a) si debba attivare un corso a indirizzo musicale (ex legge 3 maggio 1999 n. 124) mediamente almeno ogni due Istituti Comprensivi o Direzioni Didattiche in ciascun Ambito territoriale differenziando la tipologia degli strumenti musicali in modo da favorire una maggiore possibilità di formazioni orchestrali, tenendo conto delle Istituzioni musicali presenti sul territorio e in collaborazione  con le stesse. A tal fine si auspica l’integrazione del DM 201/1999 (programmi di strumento nelle SMIM) con l’inserimento del possibile studio di strumenti musicali non ancora previsti dall’ordinamento vigente;
b) prevedere, per l’avvio dei “poli a orientamento artistico e performativo”, la costituzione di uno specifico team di docenti (di tutte le discipline) appositamente formati in campo artistico e musicale e comunque sensibili a livello interdisciplinare al ruolo svolto dalla creatività e dalla dimensione estetica nello sviluppo di competenze in ogni campo del sapere.


3) la presenza e il rafforzamento delle arti nell'offerta formativa delle scuole secondarie di secondo grado;

Oltre a quanto già indicato al punto 1.1 a) in relazione alla presenza di “Musica” nell’orario curricolare, il Forum ritiene che nella legge delega debbano essere contenute specifiche disposizioni per:
a) promuovere e sostenere con adeguati finanziamenti la costituzione di gruppi corali e strumentali nell’ambito di reti di scuole e in collaborazione con le associazioni del terzo settore;
b) individuare appositi finanziamenti per la realizzazione di interventi a carattere logistico-architettonico volti alla realizzazione di specifici luoghi e spazi;
c) nell’ambito e nel rispetto dell’autonomia scolastica (anche mediante l’eventuale parametrazione nell’assegnazione dei fondi per il funzionamento del PTOF), incentivare le scuole a stipulare protocolli d’intesa finalizzati al riconoscimento e all’attribuzione di crediti formativi agli studenti che frequentano, anche in ambito extrascolastico, attività formative di tipo artistico-musicale presso soggetti accreditati.


4) il potenziamento dei licei musicali, coreutici e artistici promuovendo progettualità e scambi con gli altri Paesi europei;

Riguardo al punto 4 occorre fissare tempi certi e finanziamenti specifici per l’attivazione dei licei musicali in misura di almeno uno per provincia. Vanno inoltre promosse e sostenute iniziative mirate alla collaborazione con conservatori di musica, università e altri enti e associazioni musicali del territorio accreditati, anche nella prospettiva dell’alternanza scuola/lavoro. Vanno infine finanziati progetti di scambio con le istituzioni europee, investendo nel lavoro congiunto MIBACT /MIUR.


5) l'armonizzazione dei percorsi formativi di tutta la filiera del settore artistico-musicale, con particolare attenzione al percorso pre-accademico dei giovani talenti musicali, anche ai fini dell'accesso all'alta formazione artistica, musicale e coreutica e all'università;

Per quanto riguarda le sezioni dei licei musicali si ritiene essenziale che siano riarticolati i percorsi formativi in almeno quattro indirizzi (o curvature): interpretativo, compositivo, tecnologico, musicologico. Senza un’azione di orientamento professionalizzante abbastanza precoce risulta infatti impossibile porre a sistema (nell’intera filiera) il sostegno, in modo diversificato, delle vocazioni di talenti nel settore artistico. Nella prospettiva del superamento dell’avvio sperimentale dei Licei musicali e coreutici, l’attivazione dei suddetti quattro indirizzi (non “sezioni”) dovrebbe essere garantita in almeno ogni istituto per ogni provincia mediante la predisposizione di appositi piani di studio, sulla base di specifiche indicazioni nazionali, modulando la quota oraria del 20% prevista dalla legge sull’autonomia.


6) l'incentivazione delle sinergie tra i linguaggi artistici e le nuove tecnologie valorizzando le esperienze di ricerca e innovazione;

7) il supporto degli scambi e delle collaborazioni artistico-musicali tra le diverse istituzioni formative sia italiane che straniere, finalizzati anche alla valorizzazione di giovani talenti;

8) la sinergia e l'unitarietà degli obiettivi nell'attività dei soggetti preposti alla promozione della cultura italiana all'estero;

Per quanto concerne la ricerca e l’innovazione, gli scambi e le collaborazioni, la promozione della cultura italiana all’estero di cui ai punti 6, 7 e 8, il Forum ritiene che si debba dar credito alla capacità organizzativa e progettuale delle Istituzioni formative, sia pubbliche che del terzo settore, sostenendo la loro autonomia con finanziamenti mirati e con sistemi di valutazione dell’efficienza e dell’efficacia delle azioni messe in campo.