Il Forum nazionale per
l'educazione musicale, recependo le istanze emerse in varie occasioni e da
vari istituzioni nonché in relazione a quanto previsto dalla Legge 107 (Art. 1
comma 7c), ritiene opportuno, tramite il documento in oggetto, porre
all'attenzione degli Uffici Scolastici Regionali e dei Collegi Docenti delle
scuole di ogni ordine e grado alcune indicazioni finalizzate a favorire il
potenziamento della cultura e della pratica musicale nelle scuole di ogni e grado.
Il Forum, a cui hanno
aderito decine di associazioni musicali, si dichiara disponibile, in base al
protocollo d'intesa stipulato col Miur nel 2013, a dare pieno appoggio a
progetti e decisioni che mirino alla promozione dell'educazione musicale nelle
scuole di ogni ordine e grado, anche attraverso attività formative rivolte ai
docenti e a sostenere curricoli innovativi finalizzati al successo formativo di
tutti gli alunni.
Definizione da parte delle scuole del fabbisogno dell'organico del potenziamento con particolare riferimento all'area artistico-musicale.
La
musica è componente essenziale della formazione della personalità dei
cittadini. L'educazione musicale sviluppa la socializzazione e stimola diverse
abilità cognitive ed intuitive, completa lo sviluppo naturale del bambino
tenendo vive le sue modalità espressive e creative. Il potenziamento potrebbe
permettere l’effettiva elaborazione e realizzazione di un curricolo verticale
di musica, che parta dalla scuola dell’infanzia e arrivi alla secondaria di
primo grado, potendosi poi sviluppare ulteriormente nella scuola secondaria
superiore, in particolare nel Liceo musicale e coreutico.
Già
il DM8 aveva segnalato l’importanza del fatto che l’educazione musicale nella
scuola primaria, fosse svolta da specialisti. Con la legge 107 sarà possibile
sostenere l’esigenza già espressa dal DM8 e richiedere uno o meglio due docenti
di educazione musicale per Istituto Comprensivo, da utilizzare sia per
potenziare la musica nella scuola secondaria di primo grado che per coadiuvare
i colleghi della primaria (e dell’infanzia) nella realizzazione di percorsi di
educazione musicale coerenti con quanto richiesto dal curricolo verticale. La richiesta
del potenziamento dell'organico va visto nell'ottica di ottimizzare le risorse dei docenti
tenendo conto delle specifiche competenze: Esperienza corale, Musica d'Insieme,
Strumento, Formazione.
I
progetti e le attività musicali potranno essere opportunamente sviluppate,
oltre che con accordi di rete tra Istituti, anche in interazione e con
collaborazioni con le associazioni musicali del territorio.
Modelli utili per la richiesta del
potenziamento
1.
Scuole primarie o Istituti Comprensivi senza Indirizzo Musicale o Scuole in
rete
Richiesta
di uno o due docenti di Musica (o docenti di scuola primaria con titoli di
studio corrispondenti).
In tal modo si auspica un uso flessibile delle
risorse umane in relazione alle competenze dei docenti per potenziare le ore di musica
-
nella scuola dell'infanzia
-
nella scuola primaria
-
per la costituzione di un coro scolastico
-
per attività di formazione-aggiornamento
2.
Scuole primarie o di Istituti Comprensivi con Indirizzo Musicale o Scuole in
rete
Richiesta
di due docenti, di cui uno di strumento (specificare una rosa di strumenti) e
uno di Musica (o docenti di scuola primaria con titoli di studio
corrispondenti).
In tal modo si auspica un uso flessibile delle
risorse umane in relazione alle competenze dei docenti per potenziare le ore di musica:
-
nella scuola dell'infanzia
-
nella scuola primaria
-
per la costituzione di un coro scolastico
-
organico strumentale (indirizzo musicale)
-
per attività di formazione-aggiornamento
È
essenziale che il potenziamento delle risorse di strumento s’inserisca
organicamente nei percorsi di educazione musicale e non sia finalizzato
unicamente ad orientare i ragazzi ai corsi ad indirizzo musicale della scuola
secondaria di primo grado.
3. Scuole secondarie superiori
Richiesta
di uno o più docenti specificamente abilitati in Musica (classi di concorso
A31/32 e A77) per progetti finalizzati alla conoscenza e alla pratica musicale,
da collocare eventualmente nell’area degli insegnamenti opzionali. Non è
pensabile che nelle scuole secondarie di II grado gli studenti possano non
conoscere le civiltà e le culture musicali oltre a non avere la possibilità di
integrare la propria formazione con esperienze nel campo della pratica musicale
strumentale e vocale, anche in vista di una possibile prosecuzione degli studi
in ambito universitario e dell’alta formazione. A tal fine si ritiene opportuna
una specifica collaborazione con le realtà formative e produttive musicali del
proprio territorio.
Roma, 15 ottobre 2015